Passopisciaro – Passorosso 2019
Le mie note:
E’ proprio vero che ogni assaggio rivela sfaccettature inimmaginabili in un mondo che una volta ingaggiato difficilmente smette di sorprendere. I vini vulcanici tirano fuori sentori unici, fortemente tipici eppure sempre nuovi, particolari, di straordinario fascino.
Sono agli albori degli assaggi in generale e ancor di più se parliamo di nerello mascalese, ma quelle poche esperienze fatte mi fanno impazzire. Immaginate un siciliano stretto, nato e vissuto sui pendii dell’Etna che intona la marsigliese con una pronuncia degna di un nativo di Montmartre. Non vedo l’ora di poter fare una camminata in Borgogna e ammirare i vigneti che danno vita ai migliori vini da pinot nero al mondo, ma sono sicuro che davvero a tutto penserei tranne che ai ruvidi pendii di un vulcano imperioso e a tratti pauroso come l’Etna. Probabilmente è l’unicità dei due territori che li rende così attraenti, ma nel nerello mascalese ritrovo la finezza, l’eleganza, l’equilibrio, la straordinarietà che solo i nobili figli di Borgogna sanno dare.
Di questa unicità si fa grande promotore l’Etna rosso Passorosso di Passopisiciaro, azienda bandiera per rispetto ed esaltazione del terroir, che coltiva il nerello mascalese su vigne che hanno tra i 70 e i 100 anni di età, a un’altitudine che oscilla tra i 500 e i 1000 metri di altezza, sulle pendici dell’Etna. Come si sarà capito nell’affollato e prolisso prologo, la parola d’ordine di indiscusso predominio è ELEGANZA. Le note balsamiche, mentolate e gli sbuffi speziati e minerali aleggiano soffici e vivaci in un bouquet ampio e mutevole, governato da piccoli frutti rossi, una delicatissima rosa selvatica e uno sfondo etereo. Il sorso è verticale e tutto d’un pezzo, il tannino e la freschezza bene si intrecciano con una leggiadra morbidezza e la succulente sapidità.
Datemi un calice di passorosso, un assaggio di spezzatino in umido e una sdraio affacciata sul mare, mano nella mano con mia moglie a guadare mio figlio che gioca sulla sabbia con la spensieratezza che vorrei trattenesse per sempre.
Degustazione:
Alla vista è limpido, rosso rubino e di grande consistenza.
Il profilo olfattivo è ampio e si attesta su elevati valori di finezza e intensità. Quello che più colpisce è il bouquet speziato e minerale, con note mentolate, balsamiche e sentori di pepe nero. Appaiono subito le percezioni fruttate, di frutti rossi, fragolina di bosco e una franca nuance vegetale di sottobosco. Evolve con equilibrio e rapidità verso l’etereo, con le note di humus sugli scudi.
Al palato è secco e caldo, con una spiccata freschezza, elevatissima sapidità e un tannino che a braccetto con la morbidezza crea un sorso straordinariamente equilibrato. Persistente e intenso risulta decisamente armonico.
Denominazione | Etna Rosso DOC |
Cantina | Passopisciaro |
Tipologia | Rosso |
Annata | 2019 |
Vitigno | Nerello Mascalese |
Zona di produzione | Monte Etna, versante nord, Nelle contrade Arcuria, Malpasso, Favazza, Guardiola e Feudo di mezzo, con vigneti di 80-100 anni |
Vinificazione | Raccolta manuale. Vinificazione in vasche d’acciaio per 15 giorni circa |
Affinamento | 18 mesi tra vasche di cemento e grandi botti di legno |
Tenore alcolico | 14,00 % |
Prezzo medio | 25 € |
Abbinamento | Carne in umido, ragù, risotti di carne, salumi |