Molinar – Pojer e Sandri
Quando un nome racchiude un’idea, una storia, una sfida ed un intero progetto. Con questo nome, Molinar, l’azienda Pojer e Sandri, che noi ormai amiamo alla follia, ha voluto richiamare il Pinot del Mugnaio, il Pinot Meunier, ma anche la storia della famiglia di Sandri, chiamata i “molinari”, e la località di produzione di questo nettare, località Molini, dove c’era un vecchio Mulino su cui si è costruita la Pojer e Sandri, un mulino simile a quello rappresentato nell’etichetta, dove ammiriamo un acquerello di Albrecht Dürer con un vecchio mulino della Val di Cembra. Insomma, già dal nome, riusciamo a capire che anche stavolta i maestri Pojer e Sandri non vogliono lasciare nulla al caso.
Per la prima volta, con sole 2.500 bottiglie, la cantina ha voluto produrre uno spumante metodo classico, che sa di Champagne, basato su Pinot Meunier in purezza, extra brut, senza alcuna aggiunta di zuccheri, vinificato con la grande maestria che ormai è di casa in azienda. Si parte con un raffredamento dell’uva appena raccolta e una successiva pressatura soffice, post breve macerazione, a temperatura controllata, finalizzata a salvaguardare il frutto e il colore e ridurre l’utilizzo degli antiossidanti esogeni.
La fermentazione avviene in piccoli fusti posizionati su ruote, ogni settimana con la tecnica della clessidra si gira di 180° la botte per avere il massimo contatto lievito vino. In primavera si passa alla rifermentazione in bottiglia e dopo 36 mesi di sosta sul lievito segue la sboccatura che, come già detto, avviene senza aggiunta di dosaggio.
All’aspetto il vino è un’opera d’arte, con un rosa antico di incredibile fascino e un perlage che disegna una trama fittissima e infinita, da mozzare il fiato.
All’olfatto regna incontrastata l’eleganza, con un frutto fragrante e fresco, con chiari sentori di agrumi, pompelmo e cedro. Accompagnano sentori floreali ed erbacei, contraddistinti da una rosa elegantissima e da percezioni di salvia. In retro-olfattiva ritorna una piacevolissima nota di mandorla amara.
Il sorso è nettamente secco e di grande freschezza, con una sapidità equilibrata, una bella e cremoso morbidezza e una persistenza importante. Buon corpo e grande intensità con tutte le carte in regole per lasciare presagire una longevità da grande maison.
Le caratteristiche permettono un abbinamento a tutto campo, il partner ideale per un pranzo variegato e corposo, come le nostre tavole di Pasqua. Buona Pasqua a tutti da parte di wineality!