Moscatello selvatico – L’archetipo
Le mie note:
Ho letto di bilanci, numeri, emozioni, delusioni, un po’ il menù fisso tipico del periodo. Io di fare bilanci proprio non me la sento, e neanche di eleggere a migliore o peggiore assaggio dell’anno qualcosa che nel bene o nel male se ho deciso di trascrivere inevitabilmente qualche emozione me l’ha data. Mi limito a farmi e a farci un augurio, quello di poter vivere sereni, godere delle emozioni, non essere sopraffatti dalle ansie che il mondo moderno produce a profusione. Mi e vi auguro giorni di normalità, relazioni corrette, libero arbitrio, chiarezza nei fraintendimenti e sincerità nelle relazioni, successo nel lavoro e amore e tranquillità nella vita, nella piena consapevolezza che buona parte del lavoro non può che essere sulle nostre spalle e non a carico del destino. Per il passato voglio anche brindare, perché in fine dei conti, bene o male che sia andato, vale sempre la legge del “meglio così che peggio”! Voglio brindare con una bollicina che mi rapisce ad ogni assaggio, un prodotto della mia Puglia, giusto per alimentare il mio già inflazionato campanilismo, il Moscatello Selvatico de L’Archetipo.
La festa è dolce, la festa viaggia dai pasticcini alla crema dello storico bar di paese al panettone artigianale dei mastri fornai, e con il dolce ci va il dolce, che che se ne dica tutto il resto è eresia.
Questo moscatello selvatico è un vizio onirico, è gradevole, strutturato, stravagante, dannatamente moderno, ma di un’eleganza d’altri tempi. L’abito è strano, ramato antico grazie a quel piccolo contributo di moscato a bacca rossa, che, casuale o no, rimane un colpo di genio. Al naso un’intrigante floreale introduce sentori di piccoli frutti rossi e fragolina, una tipica nota di lievito e delicate nuances di pepe rosa e pot-pourri. Il palato è letteralmente coccolato da un perlage delicato, fine in una beva pulita, dolce, fresca e di buona persistenza.
La mia bollicina delle feste, il mio augurio affinché possiamo essere capaci di impreziosire l’anno nuovo che altro non può fare se non regalarci tempo al nostro servizio.
Degustazione:
Alla vista è ramato, limpido, con un perlage fine e numeroso.
Al naso è intenso e complesso, si percepisce una rosa canina, che introduce cenni fruttati di piccoli frutti rossi e fragolina selvatica. Seguono sentori lievitati, di crosta di pance, nuances dolci di crema pasticcera e stuzzichevoli cenni salmastri e speziati, tra cui pepe rosa e pot-pourri.
Il sorso è dolce, caldo, setoso, di grande freschezza e mediamente sapido. E’ intenso e fine, persistente ed equilibrato. Stato evolutivo pronto, di buona armonia.
Denominazione | IGP Salento |
Cantina | L’Archetipo |
Tipologia | Spumante dolce ancestrale |
Annata | 2021 |
Vitigno | 95% Moscatello selvatico 5% moscato a bacca rossa |
Zona di produzione | Puglia |
Vinificazione | Pressatura soffice e fermentazione spontanea a basse temperature tramite pied de cuve in contenitori di acciaio inox. Travaso in autoclave e presa di spuma fino al residuo zuccherino desiderato, affinamento per diversi mesi con frequenti battonage |
Affinamento | – |
Tenore alcolico | 10 + 3,5% vol |
Prezzo medio | 15 € |
Abbinamento | Fine Pasto, pasticceria secca e alla crema, dolci lievitati |